lunedì 13 febbraio 2012

LA GIUSTIZIA COME BAVAGLIO......

La giustizia come bavaglio dei disinformatori per mettere a tacere Rosario Marcianò

Il sistema ha sferrato un attacco contro i ricercatori indipendenti: usando, in maniera arbitraria, lo strumento della giustizia, sia in Germania sia in Italia, si prova a chiudere la bocca a chi denuncia la Geoingegneria clandestina ed illegale, sulla base di denunce false e pretestuose sporte da alcuni negazionisti.

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste ma, anzi, essa viene usata, nei modi più bizzarri e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori (si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati da frange dello Stato, giacchè attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono, in tutta evidenza, una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni questi individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo chi scrive, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro menzogne sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno più volte commesso reato di sostituzione di persona, hanno compiuto azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili etc.

A quanto pare, però, visto che noi siamo ancora qui, tutto questo non è servito e così, nel 2007, chi dirige i giochi ha deciso di attivare alcune cellule dormienti proprio a Sanremo, in modo tale da ottenere due obiettivi: a) controllarci meglio e da vicino; b) usare eventualmente la magistratura locale, che ben sappiamo come talora agisce [ LINK ], per iniziative "legali". Così è accaduto.

Chi scrive è stato informato di avere a suo carico due procedimenti. Uno su querela di ****** (Leoniero di de-strakerizziamo il web), l'altro su querela di ****** (Wasp-waspdue-Mario Lipuma-Wasp Lisbeth Salander). Questi due soggetti erano stati da noi denunciati, già nel 2009, allorquando uno di costoro funse da "guida turistica" al già famigerato Francesco Sblendorio, il quale si mosse addirittura da Torino per giungere a Sanremo ed eseguire delle riprese, di nascosto, sotto la nostra abitazione. In un periodo precedente si era chiesta l'identificazione degli amminstratori dei blog summenzionati, al fine di poterne querelare i titolari, ma qualcuno consigliò al magistrato di archiviare, senza che questo, però, avvertisse la parte offesa, come la legge prescrive (408-segg. c.p.p.) e come richiesto dai querelanti sia in quel frangente sia nei successivi, sino all'ultima denuncia-querela del luglio 2011. E' un reato penale punibile con l'arresto. Passarono due anni ed alla fine fummo noi ad identificarli, visto che chi avrebbe dovuto occuparsene, essendo un suo preciso dovere, non mosse un dito né attuò l'oscuramento delle pagine diffamatorie.

Secondo logica, anche una sola di queste denunce (sette o più dal 2008) avrebbe dovuto portare almeno ad un'indagine. Invece no, a quanto pare, visto che il P.M. del Tribuanale di Sanremo ha deciso di procedere a carico di Rosario Marcianò, anziché nei confronti di coloro che, da anni e quotidianamente, insultano e vilipendono il sottoscritto ed il fratello Antonio nonché gli iscritti al Comitato che rappresentiamo. Possibile che TUTTE le denunce nei confronti delle persone che ora, paradossalmente, risultano "parte offesa" siano finite nel nulla? Se non sono state archiviate senza avvisare i querelanti, per lo meno sono state "ibernate", favorendo così i soggetti di cui sopra e se, agendo così, il magistrato non commette reato, quanto meno risulta anomalo che l'unico ad essere indagato e processato per diffamazione e stalking (sic) sia Marcianò, a poche settimane dalle denunce-querele di "Wasp" e "Leoniero". Questo evidente squilibrio getta un'ulteriore inquietante ombra sul tribunale di Sanremo. Oltre tutto il sottoscritto non è ancora riuscito (al momento in cui scrive), dal 31 gennaio 2012, ad avere un colloquio con l'avvocato d'ufficio [1] assegnato dal giudice e che comunque dovrebbe ricevere o meno l'incarico! Diverse volte contattato, il legale non si è reso reperibile, facendo quindi scadere il termine di cinque (5) giorni (dalla data della notifica) per la consultazione della documentazione raccolta dal P.M. a carico di chi scrive. Strano? No, se pensiamo che la questione ha una rilevanza più ampia, rispetto alla tutela della parte ritenuta offesa e se, invece, valutiamo questa azione come un eccellente modo per sfinire, sia economicamente sia psicologicamente, il cittadino che osa denunciare la geoingegneria militare, sin dal 2005 e che non si decide a togliersi di mezzo.

Ovvio che i due querelanti sono carne da macello, ma essi non lo sanno e non essendo abbastanza intelligenti per capirlo, rischiano di vedersi a loro volta coinvolti in un gioco più grande di loro. Sì, perché i casi sono due: a) Il P.M. decide di non procedere nei confronti di Marcianò, il quale si rivarrà in sede penale per calunnia nei confronti dei querelanti, che tuttora continuano ad ingiuriare ed a scrivere falsità, per mezzo dei loro blog; b) Il sottoscritto viene rinviato a giudizio ed allora lil dibattimento, che già rischia (per loro) di divenire pubblico, dovrà affrontare le inadempienze gravi e, cosa ben più pericolosa per il magistrato, riguarderà anche la questione che tanto vogliono insabbiare nelle alte sfere: le cosiddette scie chimiche o meglio "geoingegneria militare illegale e clandestina". Un vero autogoal, insomma!

Pensiamo che il blog meteo stia arrecando grandi problemi a chi attua la geoingegneria militare sul territorio italiano ed altrove, soprattutto in vista di un futuro conflitto con l'Iran. Le nostre previsioni sono sin troppo precise per i loro gusti, anche perché dimostriamo ed abbiamo appurato che non esistono previsioni meteorologiche attendibili, se non si tiene conto della manipolazione meterologica e climatica in atto.

Il P.M. ha visionato tutta la documentazione? Ha un quadro completo della situazione? Conosce l'antefatto e lo sviluppo delle vicende? Forse no. In tal caso, è compito nostro informarlo sui vari aspetti di questa torbida vicenda e saremo lietissimi di renderlo pienamente edotto.


[1] Il sottoscritto non ha diritto al libero patrocinio ed anche se così fosse stato, sappiamo bene che un legale pre-assegnato dal Tribunale, non assolverebbe il suo ufficio in modo motivato ed efficace.

Di fronte ai procedimenti avviati ed al rischio concreto che di fatto si operi una censura, è auspicabile che i sostenitori intervengano per respingere questa vile aggressione, per mezzo di iniziative di sostegno (donazioni, consulenze legali gratuite, lettere aperte ai giudici del tribunale di Sanremo…). [2] Ci appelliamo perciò al senso di solidarietà dei lettori, che ringraziamo anticipatamente, per affrontare la situazione. Per chi fosse interessato a scrivere al tribunale di Sanremo, ecco gli estremi:

[2] Chi intendesse inviare una lettera aperta al giudice, puoi usare gli estremi riportati di seguito. Il pubblico Ministero in uno dei due procedimenti è l'egregio Dottor Marco Zocco, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sanremo. Via Anselmi, 3 – 18038 Sanremo (IM) Tel. 018458711 (centralino) - Email tribunale.sanremo@giustizia.it. Per chi può, è possibile eseguire una piccola donazione su carta postepay o tramite Paypal oppure su conto corrente bancario. I dati necessari verranno di volta in volta forniti mandando una email a tanker.enemy@gmail.com oppure a scienza.marcia@katamail.com.

"Lo Stato-Leviathan è nemico del suo popolo". Non possiamo aspettarci niente dalle istituzioni, fuorché sangue e sofferenza, ma venderemo cara la pelle. Coloro che non si avvedono del disastro in atto, rimarranno basiti e non avranno tempo di capire. Moriranno senza aver vissuto. Noi moriremo, ma avremo combattuto".

Addendum

Da alcuni mesi i disinformatori, ivi compresi i due soggetti "parte lesa" nei procedimenti a carico di Rosario Marcianò, premono affinché sia avviata un'indagine contro lo scrivente per impiego ed istigazione all'uso di laser verdi per accecare i piloti di linea. Premesso che l'accecamento di un pilota, civile o militare che sia, potrebbe verificarsi, in linea del tutto teorica, esclusivamente durante le fasi di decollo ed atterraggio e non durante il volo di crociera, si tratta chiaramente di un vile tentativo di coinvolgere il Comitato e chi lo rappresenta in un'altra inchiesta giudiaziaria dai risvolti ben più seri. Respingiamo con forza queste accuse e valuteremo di adire le vie legali nei confronti dei soggetti che, in questi mesi, stanno cavalcando l'onda di false segnalazioni, ad opera di piloti, che hanno addirittura portato ad un'apertura d'indagine da parte del Giudice di Torino Dottor Raffaele Guariniello. Che tutta questa sia una montatura ed un cambiamento di rotta dettato dalla disperazione, per mano dei soliti noti, si evince confrontando le opinioni nettamente discordanti che provengono da appartenenti allo stesso gruppo, ma in tempi e circostanze diversi. Il primo (Hanmar) per sminuire la prova del laser verde, la seconda per avvalorare la tesi della pericolosità dei dispositivi di illuminazione, sino da rendere rischioso il sorvolo degli aerei di linea a 13.000 metri di altitudine. Ridicolo.

Hanmar (Michele Galloni - C.I.C.A.P.) sui laser verdi nel 2007 (Sul forum di Focus).

Simone Colautti sui laser verdi nel 2012 (Sulla pagina facebook "Segnalate e denunciate tankerenemy").







Ringraziamo sentitamente gli amici Ghigo Battaglia, Donatella Campai, Marcello Celestri, Raffaele Cavaliere, Ivana Mannino, Massimo Mazzucco, Umberto Morazzoni, Andrea Nitta, Corrado Pala, Corrado Penna, Giorgio Pattera, Dario Sardella e tutti gli altri che non citiamo (ci scusiamo con loro, ma l'elenco è molto lungo), per il loro sostegno fattivo e la solidarietà.

3 commenti:

  1. A che razza di imbecilli siamo in mano, alla CICAP proprio!!!
    Oppure alla paolo attivissimo, se vai sul suo blog sa solo offendere e deridere, idiota,la respiri anche tu l'aria!
    Sono contento di vedere che ogni tanto qualcosa si muove, purtroppo però, la metastasi è avviata...ciao e buon proseguimento

    RispondiElimina
  2. Anch'io son contento!
    Mi raccomando, siate generosi con le donazioni. E' un vostro dovere.

    RispondiElimina
  3. Condivido appieno e faccio mio il profondo commento di Giovanni Ranella.

    Ormai a questo punto si può cominciare a delineare l'ideale demarcazione di confine tra due Età, una separazione assai più vasta di quella che duemila anni fa distinse l'avvento dell'Era cristiana e il tramonto delle religioni Avite. Ciò che accade non ha eguali in tutta la storia conosciuta e la circostanza disarmante e peraltro nemmeno trascurabile e che la stragrande parte dell'umanità sembra essere incurante alla progressiva manomissione delle radici più preziose dell'essere. Questa è una manomissione che si avvale d'invasivi strumenti sintetici dispiegati su più livelli e adattati ad ogni ordine di grandezza. Lo Stato venendo meno al senso più vero della Res-pubblica e avvilendosi al volere di un ritmo solo industriale ci è assolutamente e tristemente avverso. In questa lenta opera di avvelenamento edulcorato dalla pubblicità le stesse scie chimiche sono ormai prossime ad essere pubblicità progresso, infide traiettorie programmate alla malattia del nostro seme. In sostanza lo Stato è nemico di se stesso.
    In una società dominata dalla logica del solo mercato parlare di Patria è un operazione di pura demagogia, una perversione dei sentimenti che indebolisce la vita dell'animo, non è un problema di vivere o non vivere quanto di Essere presenti realmente a noi stessi o sopravviverci ebeti e intimamente plastificati, ciechi e spenti per sempre all'eterno bagliore della più enigmatica fioritura occorsa alla vita del Cosmo, dico la nostra incandescente fioritura spirituale che vive di una sua necessaria gravità ostile ad ogni vaghezza. Credo sia la fine, l'epoca è prossima a cadere sotto il suo stesso peso.
    Chi si compiace di negare l'evidenza di ciò che accade nei cieli, mi riferisco ai continui attacchi al sito Tanker Enemy dimostra di avere una personalità iniqua ed è più che altro da compatire perché così agendo dimostra d'essere fondamentalmente incapace d'avvertire quel risveglio di sensazioni fisiche capaci di conferire al corpo un vigore esteso ben oltre il calore dell'esperienza solo materiale. Un flusso vitale promanato dal Sole, oltre il suo splendore visibile e che accende in noi una scintilla che definisco semplicemente Sacra e non posso descrivere oltre e che a costoro evidentemente è rabbuiata sotto il peso stesso di una continua negazione esistenziale che gli impedisce di riconoscere il prodigio evocato nell'animo da un cielo luminosamente pulito. Dico la percezione di quella gioia aurea che i nostri maggiori antichi seppero convertire nella materia elevando il senso delle loro epoche di riferimento.
    La sola interferenza lattescente, opalina, che mortifica la vivida azione dei raggi solari, conferisce un peso d'insolita, ostile oscurità all'aria stessa e che mortifica assieme ad ogni altra forma d'inquinamento il senso della nostra epoca più che malata. Siamo tutti sconfitti dall'applicazione solo utilitaristica e meccanica.
    Ogni coscienza sana istintivamente riconosce in questi esperimenti un pericolo: non avvertire questo pericolo vuol dire avere lo spirito narcotizzato. In effetti la nostra società, l'umanità intera sembra esserlo. Questo dovrebbe essere l'epilogo di una lunga storia di schiavitù culminata con l'avvento della rivoluzione industriale. Dovremmo infondere un nuovo senso vitale alla Tradizione Perenne ma sembriamo davvero incapaci, poveri come siamo d'ispirazione e di poesia.
    Comunque sia la trappola sembra essere sigillata con noi dentro.
    Un saluto

    RispondiElimina

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